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I gruppi di auto mutuo aiuto per l’elaborazione del lutto sono ancora una realtà poco conosciuta e perciò poco diffusa, ma noi crediamo che il gruppo di auto aiuto sia una grande risorsa per le persone con questo tipo di lutto, spesso lasciate sole.
Crediamo che sia molto importante aiutare quelli che subiscono tale perdita a comprendere la loro condizione e poterla condividere con altri.

Cos’è la Casa dell’abbraccio?

L’idea della «Casa dell’Abbraccio di auto aiuto» nasce dai genitori del piccolo Edo che con la loro esperienza si sono resi conto che dopo la scomparsa si rimane soli e non esiste nessuna struttura in grado di aiutare fattivamente genitori in preda alla disperazione. E soprattutto si sono resi conto che il sostegno che si davano con altre persone colpite dallo stesso lutto era migliore di qualsiasi altro supporto ci potesse essere.

La casa dell’abbraccio è perciò un Centro di riferimento per le famiglie che hanno subito la perdita di un figlio, offrendo loro supporto. La motivazione che ha spinto l’idea della casa dell’auto abbraccio è l’accoglimento del bisogno, spesso silente, che accompagna i genitori che vivono questa esperienza senza ricevere l’adeguato e necessario sostegno.

Come è concepita la Casa dell'abbraccio?

  • Che ogni genitore e famiglia in lutto ricevano il sostegno di cui hanno bisogno e per tutto il periodo necessario;
  • Aiutare i genitori e le famiglie in lutto a ricostruire le loro vite dopo la morte di un bambino;
  • Fondare un gruppo di mutuo aiuto denominato «L’abbraccio di auto aiuto» con sede stabile. I partecipanti al gruppo si incontrano regolarmente per offrire sostegno e conforto reciproco alle famiglie in lutto;
  • Assistere tutti coloro che hanno subito la perdita di un bambino indipendentemente dall'etnia, dall'ideologia o dalla situazione finanziaria;
  • Sponsorizzare eventi, seminari informativi e cerimonie di ricordo sincero. Indire una conferenza annuale che includa relatori stimolanti;
  • Promuovere un approccio al dolore basato sulla comunità, con ritiri e attività culturali e nella natura e pratiche di consapevolezza come la meditazione e lo yoga;
  • Creare reti di sostegno in tutto il Paese, che promuovano la solidarietà e l’amore.


L’Associazione non abbraccia alcuna religione ma sostiene ogni membro nel suo viaggio doloroso indipendentemente dalla pratica o dal credo religioso. 


Qual’è il suo scopo?

L’intento della «casa dell’abbraccio» è quello di offrire:

  • un luogo in cui i partecipanti possano dare voce al proprio dolore, alle proprie speranze nel massimo rispetto reciproco e senza essere giudicati;
  • uno spazio sicuro in cui le famiglie in lutto possano connettersi, condividere le storie e imparare a ricostruire le proprie vite;
  • l’occasione per risvegliare le capacità personali ed incrementare le proprie risorse;
  • la possibilità di “sentire” il lutto e di “pensare” il lutto e non solo subirlo quotidianamente.

Quali benefici?

L’auto aiuto viene realizzato con la condivisione di sentimenti e difficoltà dopo la perdita, favorendo la nascita di solidarietà, sostegno reciproco, speranza e forza d’animo. 


Nel rispetto assoluto della privacy, si verificano relazioni significative, scambio di informazioni sui modi di affrontare la sofferenza, e si ha la consapevolezza di non essere soli, perché altri hanno simili difficoltà.

Con assoluto senso di parità, si ottengono confronto e educazione alla diversità, raccontando la propria esperienza e ascoltando quella degli altri. 


Come funziona un incontro?

Ogni partecipante al gruppo esprime liberamente il proprio pensiero, rispettando gli altri e senza accentrare su di sé la discussione.

Ogni persona decide autonomamente se e come prendere parte al gruppo. Non ci sono imposizioni da parte di altri, partecipare al gruppo volontariamente aumenta la sicurezza nelle proprie capacità di scelta.

Il gruppo quindi è di tipo aperto, i membri possono unirsi e lasciarlo in qualsiasi momento. La scelta autonoma e volontaria aumenta il senso di responsabilità al cambiamento; la persona è risorsa per se stessa e per il gruppo.

Per capire come funziona è possibile chiedere un colloquio telefonando al numero 348.8287137 oppure scrivendo una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Perché il gruppo?

L’energia e la forza che il gruppo è in grado di esprimere, sono sicuramente maggiori e più efficaci delle possibilità che ogni singolo partecipante ha a disposizione per sostenere la sofferenza.

La forza del gruppo sta nell’opportunità di confronto, perché la reciprocità, l’immedesimarsi e la condivisione spingono, costringono a guardarsi dentro, recuperando le proprie risorse, il senso del vivere, o meglio, di sopravvivere a chi non c’è più.

Dove e quando si riunisce il gruppo?

La partecipazione al gruppo è gratuita e aperta a tutti coloro si sentano bisognosi di aiuto.

Gli incontri si svolgono con cadenza mensile:
Il primo lunedì di ogni mese (a partire dal 6 febbraio 2023) presso la sede del Centro Italiano di Solidarietà Don Mario Picchi sito in Via Attilio Ambrosini 129, 00147 Roma 


Gli incontri avranno una durata di circa un’ora e trenta minuti. 


L’equipe della Struttura

  • Facilitatore o Moderatore: nella nostra organizzazione il Moderatore ricopre il ruolo di Facilitatore Naturale per aver vissuto personalmente l’esperienza della perdita di un bambino.
  • Collaborano con l’équipe alcuni membri dell’Organizzazione che si riuniscono regolarmente per scambiarsi esperienze e per trovare modalità di sostegno corrispondenti alle persone in lutto.
  • Consulenti esterni: psicologi, psichiatri, avvocati, commercialisti, ed altri professionisti che parteciperanno durante alcuni incontri.

 

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... non sei più la dove eri, ma sei ovunque là dove sono io

Victor Hugo